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Strumenti tradizionali |
Prima dell'avvento dell'Islam, che portò l'arte musicale verso la sua massima espressione, erano già presenti nell'area della penisola Arabica, molte comunità che avevano sia autonomamente sia grazie alle influenze della vicina cultura mesopotamica, sviluppato una propria linea musicale. La storia della musica e del canto arabi hanno un esordio tutto al femminile. Infatti, dalla lettura della poesia preislamica vaniamo a sapere che la vita musicale era concentrata sulla figura della qayna, una cantrice che si accompagnava con uno strumento musicale. Ella cantava proprio quella produzione poetica che, arrivata sino a noi, ci ha dato modo di conoscerla. La musica araba ha un andamento che potremmo definire "orizzontale": non esiste la dimensione verticale di coordinazione tra le diverse voci o strumenti. Il tempo scorre senza un concetto di sviluppo : non si deve arrivare a qualcosa; piuttosto la melodia stessa dilata il tempo colorendolo di fioriture, ricami e abbellimenti che orbitano intorno alle note di una semplice melodia, mentre il musicista, improvvisando, si lascia trasportare dalla propria emotività. Altra caratteristica intrinsecamente legata alla tradizione musicale araba, quindi, è l'improvvisazione vocale e strumentale, che viene spesso eseguita sia come introduzione al brano con l'intento di esplorare il "maqam" e svelarne gli aspetti emotivi sia durante il brano stesso diventandone parte integrante.
Essendo ogni pezzo pensato in un certo "maqam", il musicista per improvvisare deve conoscere perfettamente tutte le caratteristiche della scala, i suoi contenuti emotivi e i frammenti melodici tramandati dalla tradizione orale e composti dal suo maestro, da altri maestri o da egli stesso. Solitamente i brani musicali sono basati su un ritmo temporale detto wazn (peso), che serve da supporto metrico per la melodia. Ogni brano musicale è identificato da un suo wazn, naturalmente più è lungo meno è facile riconoscerlo.
La musica colta tradizionale araba è caratterizzata dalla tradizione orale. Si tratta di una musica che produce solo una linea melodica alla volta; quando due o più strumenti suonano contemporaneamente, suonano la stessa melodia un'ottava sopra o un'ottava sotto o all'unisono. In generale nella musica colta troviamo grandi forme o suite di vari pezzi costruiti su una precisa norma da cui prendono il nome. Le esecuzioni di questo repertorio musicale sono piuttosto lunghe. Esse possono superare le due ore o più. Ci sono variazioni sensibili nei tempi d'esecuzione poiché grande importanza ha il fenomeno dell'improvvisazione nella musica araba, che dipende a sua volta dallo stato d'animo dei musicisti, e della reazione del pubblico.
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